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Roberta Bongini e Gaia Scuderi ci svelano il mondo meraviglioso della Danza Espressiva Araba® – Quarta parte

gaia foto per intervista con cinzia 2 (1)Carissime lettrici e lettori, eccoci arrivati alla fine del nostro cammino, insieme a Roberta Bongini e a sua figlia Gaia Scuderi, dentro il mondo della Danza Espressiva Araba®.
C’è un concetto, espresso da Roberta, che mi piace molto e che vorrei evidenziare:

Noi utilizziamo i movimenti di base della danza araba ma, attenzione: lo stile è un carcere all’interno del quale l’espressività è mortificata, e noi vogliamo sentirci libere”.

Rimanere all’interno di uno stile, sia esso quello della danza araba, o classica, o moderna…limita nelle possibilità tecniche quanto in quelle espressive. Come dicevo mi piace molto, questo pensiero, perchè ci riporta a quello che mi sta molto a cuore, e cioè

come l’incontro fra tradizioni e culture diverse arricchisce le anime e le menti di chi sa mettersi in gioco…perchè dialogare con l’altro vuol dire proprio mettersi in gioco…così dall’incontro di più stili e di più linguaggi, nasce un’Arte completa.

Grazie alle nostre amiche, quindi, per averci svelato il ricco mondo che la loro danza esprime, ed ecco a voi la quarta ed ultima parte del nostro percorso. In fondo troverete i link ai siti di Roberta e di Gaia, per poterle seguire in tutto ciò che fanno, per informarvi quindi non solo sugli spettacoli ma anche sui loro corsi, sulle pubblicazioni, per vedere foto e video.

QUARTA PARTE

C: A livello tecnico ed espressivo, è emerso che la danza orientale presenta dei limiti che, nel tempo, avete voluto colmare fondendola con altri stili. Stiamo arrivando alla Danza Espressiva Araba®, giusto? Roberta e Gaia, cosa avete ottenuto, attraverso questa fusione e in cosa consiste, quindi, la Danza Espressiva Araba®?

R.: Provenendo da una tecnica di danza occidentale non è possibile insegnare la danza araba senza parlare di come un corpo sta in piedi, come si fa un pliè, un passaggio di peso un giro in arabesque, come si alzano le braccia senza trascinarsi dietro le spalle ecc.. Impostare un corpo per la danza è basilare, e altrettanto fondamentali sono le diverse qualità dello stesso movimento, veloce lento morbido duro pesante leggero spezzato sospeso… importante è lo sguardo, i passaggi da un movimento all’altro, i cambi di postura…insomma un mondo intero… il mondo della Danza: non del classico o del contemporaneo, del modern…jazz ecc. ma di tutto quello che è alla base e che ti concede di accedere anche a virtuosismi.

Ma la danza è nata per essere il linguaggio del corpo, quindi il danzatore o la danzatrice devono essere introdotti nel mondo delle relazioni con il proprio corpo, con il pavimento, con lo spazio, con gli oggetti e con gli altri danzatori; occorre apprendere cos’è il gesto e da dove proviene e comprendere l’atto, l’azione, così con fermezza e delicatezza ci si avvicina al senso e alla possibilità di espressione che vuole uscire dall’essere umano che è il danzatore. Noi utilizziamo i movimenti di base della danza araba ma, attenzione: lo stile è un carcere all’interno del quale l’espressività è mortificata, e noi vogliamo sentirci libere.

C.: La città in cui vivete e operate è Firenze, e so che tenete dei corsi molto interessanti, ai quali si formano danzatrici e docenti. In cosa consistono questi corsi? so che vi insegna anche Kassim Bayatly, quindi non si studia solo danza ma qualcosa che prepara alla comprensione della cultura che sottende il movimento, se mi concedi questa estrema sintesi.

R: Gaia ed io lavoriamo a Firenze, città difficile con la quale relazionarsi, e teniamo corsi a vari livelli, laboratorio di composizione coreografica e laboratorio triennale di Danza Espressiva Araba, per la formazione di insegnanti e per la formazione di ballerine. Il progetto di formazione insegnanti è nato nel 2004 e Kassim è sempre stato una figura importante e presente. È un lavoro delicato ma anche di grande soddisfazione, all’interno del quale viene fatto fare un percorso a partire dalla danza araba fino ad arrivare alla danza espressiva araba; c’è una parte di danza e una parte teorica, ci sono lezioni di anatomia, di musica, si studia il mondo dei sufi, ci sono incontri di teatro e libri da studiare. Attualmente ci sono altri lavori in corso, la staticità non fa parte di noi, siamo madre e figlia in continuo cammino, sia per un nostro miglioramento che per quello del nostro lavoro.

Ecco la dicitura di danza espressiva araba che è anche on line:

Partendo dalla nostra esperienza nel campo della danza classica, contemporanea e del teatro possiamo definire la Danza Espressiva Araba® una metodologia d’insegnamento all’interno della quale è stata fatta una ricerca a livello artistico nell’ambito dei principi simili della danza nelle diverse culture, tentando di unire ad un lavoro personale sulle diverse tecniche l’approfondimento del dinamismo e del linguaggio del corpo. Si potrà parlare di danza pura quando il linguaggio del corpo si eleva a principio e attraverso la grammatica e la forma da vita al contenuto, e di danza drammatica quando gli stessi principi vengono aperti alla percezione delle relazioni con lo spazio, il tempo e il partner, mettendoci in grado di configurare il senso del movimento come linguaggio. E’ un processo che porta a sviluppare l’attenzione e a vivere l’atto nella sua presenza immediata. Quindi una danza dell’energia e del pensiero che penetra in una dimensione verticale, dando la possibilità all’uomo di percorrere un sentiero verso se stesso.
Il termine Danza Espressiva Araba® è nato dalla ricerca effettuata all’interno del Teatro Dell’Arcano da Kassim Bayatly e Roberta Bongini nel 1990. Nello spettacolo le Danze dell’Arcano presentate nel 1996 siamo riusciti ad impiegare gli elementi e gli aspetti recuperati dalla danza del ventre, dalla musica araba e dalla ritualità della cultura arabo-islamica costruendo pezzi e brani strutturati non come semplice montaggio combinatorio, ma come una rappresentazione drammaturgica. In esso tutto il materiale utilizzato era qualificato come segno e senso in modo tale che ogni componente costituiva un elementoindispensabile per comunicare sensazioni fisiche, emozioni e pensieri intrecciati nella struttura della rappresentazione sui vari livelli dell’energia del danzatore.

C.: Roberta e Gaia, io vi ringrazio di cuore per averci introdotto nella complessità e nella ricchezza artistica ed espressiva del mondo della danza e della Danza Espressiva Araba®Per i lettori, ricordo qui i link utili per informarsi sulle attività, sugli spettacoli, sulle pubblicazioni e sui corsi di Roberta Bongini e di Gaia Scuderi; corsiche, abbiamo visto, coinvolgono preziose presenzcome Kassim Bayatly e anche Jamal Ouassini con il quale, spesso, Gaia si esibisce durante gli spettacoli. 

Un abbraccio a tutte e tutti, e grazie ancora alle nostre Roberta e Gaia. Alla prossima!

Cinzia Merletti

gaia foto per intervista con cinzia

https://www.facebook.com/events/139674842895539/?notif_t=plan_user_invited

http://www.robertabongini.it/index.html

http://www.gaiascuderi.it/stagedate.html

 

About the author

Cinzia Merletti

Cinzia Merletti è musicista, didatta, saggista. Diplomata in pianoforte, laureata in DAMS, specializzata in Didattica e con un Master in Formazione musicale e dimensioni del contemporaneo. Ha scritto e pubblicato saggi sulla musica nella cultura arabo-islamica e mediterranea, anche con CD allegato, e sulla modalità. Saggi e articoli sono presenti anche su Musicheria.net. Ha all'attivo importanti collaborazioni con musicisti prestigiosi, Associazioni culturali e ONG, enti nazionali e comunali, Conservatorio di Santa Cecilia, per la realizzazione di eventi artistici, progetti formativi ed interculturali tuttora in corso.

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